| Il colpo di S. Siro, ultima impresa targata Spurs, spalanca ad Harry Redknapp le porte della Nazionale inglese. Molti indizi portano ad indicare che sarà l'attuale tecnico del Tottenham a prendere il posto di Fabio Capello. Nel migliore dei casi, sarà l'anno prossimo, al termine degli Europei, quando scadrà il contratto che lega Capello alla FA. Nel peggiore dei casi, già dal prossimo giugno, dovessero improvvisamente complicarsi le cose riguardo la qualificazione a Polonia-Ucraina 2012.
L'ostacolo dell'evasione fiscale
L'unico ostacolo che Harry Redknapp dovrà superare è con la giustizia: la prossima estate andrà a processo per una storia di evasione fiscale risalente a quando allenava il Portsmouth. Ma se riuscirà ad uscirne pulito, la strada per Wembley non avrà più ostacoli per lui. Il percorso che ha portato ad individuare il nome di Harry Redknapp, 63 anni, come prossimo ct dell'Inghilterra non è stato né lungo, né tortuoso. Ma piuttosto naturale, dovesse arrivare a destinazione. All'indomani del flop in Sudafrica, la Federcalcio inglese viene fuori con una dichiarazione senza mezzi termini: "il prossimo ct dell' Inghilterra sarà un inglese". Quella che era una evidente dichiarazione programmatica fu, a botta calda, interpretata come una mossa sgarbata nei confronti di Fabio Capello, attuale ct in carica, cui la stampa inglese, la stessa FA nei rumours di corridoio ed anche i giocatori, molto sottotraccia, imputavano ancora durante in ritiro sudafricano una molle padronanza della lingua inglese. La FA tentò di metterci una pezza specificando che si voleva intendere che il prossimo ct della Nazionale sarebbe stato di lingua inglese.
"Sono io il dopo Capello"
Il secondo passo fu una intervista allo stesso Harry Redknapp, il 21 settembre scorso, sparata dal Sun, popolare quotidiano, 4 milioni di copie al giorno "Sono io il successore di Capello" , questo era il titolo. E lo stesso Redknapp, in quella intervista, diceva chiaramente: "Ho dimostrato abbastanza, ho dimostrato cosa posso fare come allenatore, portando il Tottenham fino al quarto posto, dove si trova adesso" . Ripetiamo, era una intervista uscita a settembre ,all'inizio dell'avventura in champions league dove il Tottenham si ripresentava passati 50 anni, prima che gli Spurs strapazzassero l' Inter, prima che facesse altrettanto con il Milan, prima che i talenti del Tottenham , prima noti solo agli appassionati di Premierleague, all'estero circolassero ora sul taccuino di molti operatori di mercato e non solo . Gareth Bale per primo. Gli ultimi 12 mesi hanno fatto piazza pulita dei potenziali avversari di Harry Redknapp nella corsa alla panchina della Nazionale. Martin O'Neill,ex tecnico dell'Aston Villa è tagliato fuori dal fatto di essere un nordirlandese (che non è la stessa cosa che essere inglese. Dopo Eriksson e Capello, basta stranieri), Roy Hodgson ha perso quota dopo il flop al Liverpool, è giudicato un po' troppo difensivista e antico nell'impostazione tattica. Una successione interna ai quadri federali ha già promosso Stuart Pearce,l 'attuale ct dell'Under 21 (recentemente battuta dall' Italia di Ciro Ferrara), a selezionatore del GB Team, cioè la selezione britannica di calcio che parteciperà alle prossime olimpiadi e che riunirà, fatto storico, sotto una stessa bandiera le 4 federazioni calcistiche di Galles, Scozia, Inghilterra e Irlanda del Nord.
Il "figlio" Bale
Harry Redknapp è conosciuto anche per essere un grandissimo motivatore, uno che sa tirare il meglio da ogni personalità. Chiedete conferma a Paolo Di Canio, chiedete conferma a chi sta spesso a bordo campo a White Hart Lane durante le partite del Tottenham: Gareth Bale non è quasi mai chiamato per nome ma semplicemente "son", cioè figliolo. Il lato specifico di Harry Redknapp, oltre ad avere la capacità di instaurare un rapporto quasi filiale con molti dei suoi giocatori, è che lui è il padre di Jamie Redknapp nonché lo zio di Frank Lampard, che ha appena vestito la fascia di capitano nell' amichevole che l' Inghilterra ha vinto contro la Danimarca la scorsa settimana. E questo è un marchio di fabbrica assoluto.
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